Il Gatto con gli Stivali

Il Gatto con gli Stivali

Il seguente testo è il riassunto di una fiaba, non è una storia originale.

Un vecchio mugnaio, che sta per morire, raduna i suoi tre figli e ad ognuno dà un dono: al più grande un mulino, al secondo un asino e al terzo un gatto. I due fratelli più grandi trovano subito un accordo e guadagnano molto, mentre il più piccolo si lamenta e dice che, di un gatto, non se ne può fare niente, quando ad un certo punto il micio comincia a parlargli. Dice al padrone che se gli compra un bel paio di stivali, un sacco, una corda e un cappello piumato, tutti i suoi problemi scompariranno.

Così, comprato il necessario, il gatto si infila gli stivali, indossa il cappello e poi riempie il sacco di crusca e di erba fresca, lo porta nella foresta, si finge morto e vede due lepri attratte dal profumino di mangiare. Il felino balza in piedi, le acchiappa, si incammina verso il castello ed il re, incuriosito, lo fa entrare. Il micio entra nella sala delle udienze, consegna le due lepri dicendo che sono da parte del “Marchese di Carabas”, cioè il suo padrone, e si congeda. Da quel giorno in poi, per due o tre mesi, il gatto continua a portare la selvaggina più prelibata al re, sempre dicendo che è da parte del Marchese.

Un giorno il sovrano va a fare una passeggiata in carrozza, mentre il gatto porta il Marchese di Carabas al fiume, gli dice di spogliarsi e gettarsi in acqua, poi aspetta che la carrozza si avvicini alla riva. Il micio corre incontro al re e gli dice che il Marchese è stato assalito dai briganti e che è stato scaraventato in acqua, così sua maestà manda le guardie a salvare il giovane. Il re manda a palazzo i valletti per prendere uno die suoi vestiti più raffinati da dare al ragazzo (che è totalmente fradicio) e, talmente è bello, la principessa se ne innamora subito, come anche il Marchese di lei. Il Gatto con gli Stivali va in un grande parco, pieno di rose, e dice ai contadini di comunicare al sovrano, quando passa di lì, che appartiene al Marchese si Carabas, oppure gli taglierà le teste. Il micio dice la stessa cosa ai contadini che mietono il campo e ai vignaioli, di cui i campi, un giorno, saranno del Marchese. Così ogni contadino dice al re che tutti i prati appartengono al ragazzo, sua maestà si congratula con lui e pensa che sia lo sposo perfetto per sua figlia.

Il gatto, nel frattempo, va al castello dell’orco più ricco di tutta la provincia e bussa al portone. Il mostro apre la porta e fa entrare il micio, che gli chiede se riesce a trasformarsi in un leone. Esso si trasforma in un possente leone, così il gatto gli fa i complimenti. Questa volta, invece, il felino chiede all’orco di trasformarsi in un topolino, spalanca la bocca e lo inghiottisce! Sparito l’orrendo mostro, il micio aspetta il re, gli dice che il castello appartiene al Marchese di Carabas ed il sovrano lo guarda sempre più stupito. Sua maestà si accomoda all’enorme tavolo, colmo di cibo di ogni tipo e, felici e contenti, il ragazzo e la principessa si sposano.

Cocco

14 thoughts on “Il Gatto con gli Stivali

  1. Riassunto molto interessante con tante descrizioni.
    Ho trovato che alcune frasi non sono ben collegate tra loro, per questo il lettore si deve fermare.
    Ancora complimenti!

  2. riassunto molto bello, sinceramente avevo solo visto il film ma non me lo ricordavo più e questo riassunto me l’ha ricordato.
    Anche se con qualche errore di orografia, riassunto molto bello e informato cioè non manca niente al riassunto.
    Complimenti brava👌.

  3. Mi è piaciuto come hai descritto tutto il riassunto tranne che magari potevi aggiungere dei connettivi per collegare meglio le frasi ma altrimenti è molto bello
    😉

  4. Hai fatto un riassunto davvero molto bello e interessante, era da molto che non rileggevo la storia dunque non me la ricordavo benissimo ma rileggendo il tuo riassunto mi sono ricordata tutto

  5. semplice e bello, pieno di descrizioni pero io ho visto solo il film quindi non so molto sulla storia, comunque brav*!

  6. Il testo è ben scritto. Secondo me certi dettagli potevi anche tralasciarli perché non erano necessari.
    Brav*

  7. Ho trovato questo riassunto scritto molto bene. Hai sintetizzato la famosa fiaba “Il gatto con gli stivali” in maniera completa e comprensibile, ma concisa , cosa non sempre facile da fare. Io non mi ricordavo più la favola e leggendo il tuo riassunto mi sono rinfrescata la memoria. Complimenti l’hai scritto molto bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.