La bottega è un luogo umile, un laboratorio dove gli artigiani possono esercitare il proprio mestiere. Alle volte, per impararlo, un ragazzo va a bottega da uno di questi artigiani, lo segue durante il suo lavoro, lo osserva, lo aiuta, svolge le mansioni più umili, lo assiste, e costruisce così il proprio apprendistato.

A bottega vanno i pittori, i liutai, i fumettisti, e ora anche gli scrittori. Nelle varie classi, abbiamo deciso di recarci a bottega, di leggere i testi di autori più bravi di noi, li abbiamo eletti a nostri modelli e abbiamo tentato, come si dice, di rubar loro il mestiere.

Questo sito nasce con l’intento di pubblicare (ossia rendere pubblici) gli esperimenti nati a bottega frequentando un genere narrativo o una forma artistica particolare.

Una parte importante del lavoro a bottega è la critica, che si consolida poi nell’autocritica: se un pittore tiene per sé un dipinto e non lo fa mai vedere a nessuno, non scoprirà mai cosa ne pensano gli altri. E non saprà dove migliorarsi. Il parere altrui è fondamentale per una crescita sana come scrittori: un racconto è bello quando piace anche agli altri. E possiamo sapere se piace anche agli altri solo se glielo lasciamo leggere. Così, gli allievi si sono abituati a lavorare confrontandosi continuamente, in alcuni lavori di più in altri di meno, e continuando a migliorarsi, parola dopo parola.

I nostri giovani scrittori si sono messi alla prova, e ora i frutti di ore passate sul taccuino e sui fogli possono arrivare a tutti i nuovi lettori curiosi che vogliono dire la loro su un testo, che sia un complimento o una critica o una richiesta di chiarimento (a cui gli autori risponderanno). Perché la letteratura è anche confronto.

Buona lettura!

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