Nella vita non ho mai visto un abbaglio di luce, perché ho solo una regola da rispettare: stare sul fondo della vasca in cui viviamo io, la mia famiglia e i miei amici. La mia vita è sempre stata noiosa, non posso muovermi essendo schiacciato dai miei coetanei sopra di me, e posso al massimo parlare con parenti e amici. Come ho già detto la mia vita è sempre stata noiosa fino a quel giorno in cui vidi per la prima volta la luce. Ovviamente, la mia famiglia non era a conoscenza di questo fatto. Era davvero bello stare in superficie, vedevo qualsiasi cosa, finché non vidi due giganti che si dirigevano verso di me. Non avevo paura perché c’era un muro invisibile che mi separava da loro. Ad un certo punto udii uno scricchiolio meccanico, guardai in alto e vidi un’enorme mano luccicante che si calava verso di me. Mi mancò per un soffio. Le acque rimasero calme per poco perché subito dopo ci riprovò, provai ad infilarmi sotto la marmaglia, ma subito dopo sentii quella mano ferrosa che mi afferrava e mi portava in alto e mi lasciava cadere. Pensavo fosse finita quando ad un certo punto, la terza volta, ce la fece, e mi lasciò cadere in un grosso buco quadrato.

Quando mi risvegliai mi trovavo in un posto ampio, avevo ancora la testa scombussolata dalla botta che avevo preso. Quando la mia vista fu nuovamente a fuoco vidi un’immagine che raffigurava me e quei maledetti giganti. Nello sfondo era raffigurata una vasca… Intravvidi un mio caro amico.

Mi mancavano i miei amici, mi mancava la mia famiglia, ero tutto solo in questo posto strano.

L’unica cosa bella era vedere la luce.

Questa luce la emetteva una grossa palla gialla.

Capii che quella era la mia casa, avevo vissuto in una vasca per peluche. Feci appena in tempo a sentire una portiera che si apriva, vidi un’ enorme montagna di pelo rosso che mi si fiondò addosso.

Le mie ultime parole prima di essere sbranato:
-Le regole salvano la vita.