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Autore: Zzz

Ho scritto parole

Ho scritto parole

Ho scritto parole nell’aria,Ho scritto “grigiore”.Nel tempo che imparo a guardareMentre passa,Ascolto il suo nome, nell’aria, E ho scritto “pallore”. Ma non so cos’altro potrei– ma voglio? – Scrivere, nell’aria,Che non sia un chiaroRiflesso sbiadito,Schiarito, del tuo nomeChe porto con me,In un mondo senzaAmore.

Il mio papà fa il capotreno

Il mio papà fa il capotreno

Il mio papà fa il capotreno. Cioè, lui è quello che guida il treno. Mi ha spiegato che il capotreno è quello che ti controlla il biglietto, lui è il macchinista, che è quello che lo guida. Quindi è il capo del treno. Il mio papà è quasi sempre fuori, perché li guida tanto i treni, e va in tanti posti lontani e porta tante persone dove devono andare. Il mio papà oggi non è ancora tornato e prima ho…

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Persi pensieri

Persi pensieri

Amico mio, pensa a quello che avevi un giorno Tra le tue mani, Perso tra i nodi delle tue dita. Tra le macerie della tua città Caduta tra le bombe, Tra i pensieri, i desideri, le voglie Di qualcuno. Di qualcuno che è a casa sua Lontano, Nella sua stanza dei bottoni, E non pensa a te, Alla guerra, Alle bombe. Amico mio, pensa a quello che hai perso Tra le tue dita, Perso tra le maglie dei tuoi pensieri…

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Silenzio

Silenzio

«Non ne posso più!» sbottò lei all’improvviso. Stava seduta sulla poltrona del salotto, quella davanti alla tv, la preferita di lui. Lui, dal suo angolo, la fissava silenziosamente, sorridendo. In che senso, sembrava chiederle con quegli occhi scuri scuri. «Sono stufa» riprese lei. «Proprio così, stufa. Stufa, marcia.» Si alzò di scatto, lanciando a terra la rivista che stava leggendo, che scivolò per qualche metro sul pavimento. Lui continuava a fissarla. Stufa, stufa marcia di cosa? «È vita, questa? Non…

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Il cuoco del re

Il cuoco del re

C’era una volta, in un regno molto lontano, un re. Alle orecchie di questo re, che aveva nome Clordovino, giunse voce che alla corte di un conte suo feudatario cucinasse un cuoco inverosimilmente straordinario. «È ancora più bravo del cuoco del re», dicevano. «Ogni piatto a cui mette mano è qualcosa di sublime», raccontavano. «Nemmeno il papa sarebbe degno di mangiare alla sua mensa», esageravano. Una volta, un tizio aveva pure affermato che anni prima tale cuoco avrebbe cucinato per…

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