Stavo proprio pensando “È solo una semplice visita, non ti dovrà fare niente”, quando arrivò l’infermiera a chiamarmi e mi portò in una stanza molto illuminata, di colore bianco. Sbucò il dentista e mi disse di accomodarmi su un lettino, era blu, e dal mio punto di vista era molto comodo.

Arrivò anche mia mamma e il dentista le spiegò che cosa avremmo dovuto fare, sentendoli iniziai preoccuparmi. Appena smisero di parlare, il dentista con il suo camice bianco spiegò pure a me la situazione, io lo ascoltai con molta attenzione. Ad un certo punto mi chiese se ero d’accordo di strappare un canino perché il dente nuovo stava già spuntando da dietro.

Io con un po’ di insicurezza risposi: “ Sì, va bene”, e il dottore chiese gentilmente a mia mamma di andare in sala d’aspetto, mentre lui andò a prendere l’occorrente per togliermi il dente. Quando tornò vidi le pinze e la siringa. Per farmi l’anestesia. Già lì iniziai a tremare anche se non era la prima volta. La siringa svanì nella mia bocca. Non la vidi più. Il dentista mi tenne il labbro con una mano e mi fece una puntura davanti al dente. E una dietro. Non fece un granché male, mi pizzicò solo un po’.

Appena le mie labbra iniziarono a formicolare e non sentii più le gengive il dentista mi disse di alzare la mano se mi faceva male. Appena iniziò a tirare un po’ il dente alzai la mano perciò il dentista mi fece un’altra anestesia dietro al dente e riniziò a tirare. Faceva molto senso. CRACK. CRACK.CRACK. Era come se mi stesse svitando il dente con un cacciavite! Ad un certo punto uscì. Il dentista me lo fece vedere. Io lo squadrai disgustata e mi spaventai: era lungo e appuntito e la radice era ricoperta di sangue!

Arrivò l’infermiera, che a sua volta mi tolse il bavaglino e lo gettò nella spazzatura. Andò a chiamare mia mamma dicendole che era andato tutto bene. Mi salutò e mi disse che ero stata molto coraggiosa. Mia madre appena vide il dente si stupì ed esclamò: “Ha una radice mica male, ‘sto dente”.